Video: Creatori di servizi di pagamento innovativi in Libano
Maher Mikati, CEO di Areeba, ci racconta come il suo team abbia cavalcato l'onda della rapida rivoluzione tecnologica e della frenetica evoluzione dei suoi trend, traendone servizi innovativi per i propri clienti grazie alla piattaforma di elaborazione pagamenti Way4 di OpenWay.
Oggi, Areeba è il più grande soggetto emittente e il più grande acquirer del Libano, con presenza anche in Egitto, Giordania e Iraq. Areeba sviluppa strumenti di pagamento più intelligenti, più rapidi e più integrati per aiutare banche, istituti finanziari, esercenti, governi e privati a far crescere il proprio business.
Quali sono le sfide per il settore dei pagamenti in Libano?
Areeba è stata concepita un paio di anni fa come un carve-out della maggiore banca del Libano. La nostra società madre, M1 Group, ha proposto alla più grande banca del Libano di scindere il suo reparto pagamenti con carta e servizi elettronici, rendendola un'entità indipendente. Poi noi abbiamo acquisito questa entità e io ne sono diventato il CEO. Ad oggi, Areeba è il maggiore soggetto emittente e acquirer del Libano. La sua attività di issuing si estende anche in Egitto, Giordania e Iraq. Essendo contemporaneamente un emittente e un acquirer, serviamo due diverse tipologie di clienti. Sul fronte issuing, i nostri clienti sono le banche. La sfida, in questo settore, è riuscire a elaborare un processo di sviluppo del prodotto che sia rapido, efficiente e in grado di essere lanciato tempestivamente sul mercato. Sul fronte acquiring, i nostri principali clienti sono gli esercenti. Qui, la sfida più grande è di tipo culturale: da un lato, dobbiamo riuscire a cambiare la mentalità degli esercenti e dei loro clienti, convincerli che le transazioni senza contanti hanno molti vantaggi rispetto a quelle tradizionali. Sì, è questa la sfida principale. Ma, dall'altro lato, bisogna cambiare anche la cultura dell'intero paese, incoraggiare la gente a pagare con la carta, piuttosto che in contanti.
Il fronte issuing della nostra attività è essenzialmente una questione di scala, ovvero il rapporto costi-benefici che riusciamo a ricavare, e il suo impatto immediato per la banca è la riduzione dei costi. Il secondo impatto immediato è la possibilità di investire in svariate attività di ricerca e sviluppo e di ideare nuovi prodotti. Per questo abbiamo trascorso gli ultimi due anni a razionalizzare il portafoglio di Bank Audi, in Libano, ma ci siamo anche dati da fare per migliorare i prodotti attualmente in circolazione. In più, siamo in procinto di lanciare un nuovo prodotto per profili patrimoniali elevatissimi, pensato per i clienti di livello più alto, sia depositanti che spender. Questo prodotto presenta tutta una serie di vantaggi... Insomma, è un prodotto davvero speciale con numerosi vantaggi diversificati. E si tratta di un progetto che noi di Areeba abbiamo realizzato negoziando coi circuiti e con i produttori per i diversi vantaggi che abbiamo voluto includere nel servizio. Speriamo di riuscire a lanciarlo a giugno.
In che modo il team di Areeba crea le innovazioni?
Il team di Areeba può vantarsi di aver creato il miglior portafoglio di issuing del Libano. Si tratta dello stesso team che ora fa parte di Areeba. Ora, la sfida principale consiste nel cambiare la mentalità del team e renderla più orientata al cliente. Prima, erano abituati a lavorare per la propria organizzazione, mentre ora sono fornitori di servizi. Per fare questo, abbiamo intrapreso un viaggio, come spiegato in una delle presentazioni di stamattina, introducendo in azienda una struttura e un metodo di lavoro interno di tipo agile. Abbiamo investito ingenti risorse nell'assunzione di sviluppatori di software in-house, e anche nel "garage", il nostro centro per le innovazioni. Stiamo iniziando a sviluppare prodotti nostri. Una delle nostre ultime idee è sviluppare un prodotto nostro dalla A alla Z, per poi venderlo alle banche come una soluzione di white labelling. Ci piace definirlo un prodotto genitore-figlio. Il nostro target è la fascia di mercato dei 10-18 anni, quell'età in cui i genitori desiderano mantenere il controllo sui propri figli e sulle spese che fanno, magari anche elaborare un sistema per le paghette e cose simili. I figli, a loro volta, desiderano avere accesso ai pagamenti elettronici per fare acquisti su iTunes o comprare valuta di gioco per il loro videogame preferito. È un'opportunità molto interessante: accedere a un segmento di mercato in cui puoi ottenere il brand recognition dei clienti già in tenera età. Se un ragazzino si abitua a utilizzare la Banca A fin da piccolo, è probabile che rimarrà cliente di tale banca per molto, molto tempo.
Come descriverebbe la partnership tra Areeba e OpenWay?
Abbiamo installato il sistema Way4 in sede nel 2011, dunque, prima del carve-out. Ad oggi è ormai il fulcro, o il sistema portante, che rende possibile tutte le nostre attività. Continueremo ad affidarci a Way4 anche in futuro, per le nuove iniziative. Finora, la nostra esperienza con il loro team è stata straordinaria. Si tratta di una partnership nel vero senso della parola, che teniamo in altissima considerazione. Sentiamo che nei prossimi anni realizzeremo insieme tante iniziative straordinarie.
Cosa c'è nel futuro di Areeba?
Abbiamo in programma un'espansione su due fronti. Uno, geografico: vogliamo espanderci sul territorio, come al momento stiamo facendo in Iraq. Abbiamo fatto richiesta per una licenza locale come acquirer, emittente e processore. Ci stiamo anche costruendo una presenza fisica in Egitto. Si tratta di due regioni molto promettenti, con un enorme potenziale per il futuro. Sono paesi popolosi e hanno un mercato ancora dominato dalle transazioni in contanti. E, in entrambi i paesi, il governo sta promuovendo attivamente i pagamenti elettronici. E questo è il primo fronte, l'espansione geografica. Sull'altro fronte, miriamo all'espansione dei nostri prodotti. Vogliamo espanderci ulteriormente nel settore delle transazioni elettroniche in generale. Dunque, non solo le carte fisiche, ma anche i pagamenti delle bollette e i buoni sconto elettronici. Vogliamo anche introdurre i mobile wallet ed espanderci a forme di pagamento elettronico che vadano oltre le carte fisiche.